Tutti la voglion… doppia!
Certamente è quello che devono aver pensato i boss dell’ufficio commerciale Colt, il successo di vendite della, ormai famosa, Beretta 92, adottata dall’esercito USA e da molte agenzie governative, era una evidente affermazione del sistema di scatto in doppia azione,considerato sicuro e fruibile in ogni tipo di situazione operativa. Si chiese quindi ai tecnici di casa Colt di elaborare un nuovo progetto per offrire sul mercato una semiautomatica in doppia azione. L’arma fu presentata al mercato nel 1989, il meccanismo dello scatto in doppia azione fu progettato da Ron Smith della Smith Enterprise, Inc., azienda specializzata nella progettazione e produzione di accessori per il settore militare, e costruttrice degli M14 destinati alla marina e al corpo dei Marines. L’arma era camerata nel classico 45 ACP e nel robusto 10AUTO, alcuni modelli erano camerati per il 38Super Auto, il 9mm e successivamente anche in 40SW. Le versioni offerte erano 3, full size, Commander e Officier per la linea di dimensioni inferiori. La produzione si protrae fino al1997 quando viene sospesa per evidente disinteresse al progetto da parte del mercato. Pur ereditando la proverbiale affidabilita generale dell’impianto 1911, l’inserimento di una catena di scatto in doppia azione, operato senza ridisegnare completamente la meccanica dell’arma ma semplicemente intervenendo con modifiche di contorno, rendeva questa semiautomatica alquanto delicata nel funzionamento e non totalmente affidabile nell’uso. Nonostante questa, in particolare, sia una MKII, quindi un modello con migliorie apportate soprattutto alla catena di scatto, resta sempre affetta da un vizio di origine, la lunga barra di trasferimento del movimento di doppia azione, scorre in un alloggiamento esterno alla meccanica e viene mantenuta in sede con il contributi della….. guancetta, che per questo rimane in alcuni punti scostata dalla meccanica. rimento di una catena di scatto in doppia azione, operato senza ridisegnare completamente la meccanica dell’arma ma semplicemente intervenendo con modifiche di contorno, rendeva questa semiautomatica alquanto delicata nel funzionamento e non totalmente affidabile nell’uso. Nonostante questa, in particolare, sia una MKII, quindi un modello con migliorie apportate soprattutto alla catena di scatto, resta sempre affetta da un vizio di origine, la lunga barra di trasferimento del movimento di doppia azione, scorre in un alloggiamento esterno alla meccanica e viene mantenuta in sede con il contributo della….. guancetta,soluzione sicuramente poco affidabile. In Italia sono stati importati pochi pezzi, nei primi anni 90, alcune in calibro 10mm Auto e la maggior parte in 45HP, in quanto ancora non consentito l’originale ACP.